#TiPresentoIlGestore

Il gestore rappresenta per Retitalia la figura centrale e imprescindibile della stazione di rifornimento.

Da qui nasce #TiPresentoIlGestore, un’area dedicata in cui presentiamo i nostri gestori e raccontiamo, attraverso una intervista, la loro storia, le loro curiosità e la loro esperienza con Retitalia.

Buona lettura!

Famiglia Scandolari, gestori da quattro generazioni di un impianto a marchio Esso ubicato a Tione (TN), Via Pinzolo 24. Dal 1926… una lunga storia di 95 anni di ininterrotta attività.

R: Quest’anno avete festeggiato i 95 anni di attività, siamo davvero curiosi di conoscere la vostra storia, come è iniziata e come si è evoluta la vostra storia professionale

Edoardo Scandolari: Quante cose fortunatamente sono andate come dovevano andare e quante difficoltà sono state superate in 95 anni, quasi un secolo! Io dico sempre “Che Fortuna!” perché dal bisnonno che era un fabbro, ne sono accadute davvero tante di vicende. Io rappresento la quarta generazione. Stesso posto, stessa ditta e stessa famiglia da 95 anni.

Dunque, ripercorrendo la storia…Tutto è iniziato dal mio bisnonno Federico, che, come accennato, era un fabbro. Nel 1926 c’era la strada principale che portava a Madonna di Campiglio, rinomata meta turistica, sulla quale vi era un’elevata viabilità: all’epoca (anni ’20-’30) transitavano le prime autovetture. Mio nonno, con grande lungimiranza, aveva constatato che non c’era nessuno che vendeva carburante e ne individuò l’esigenza, il bisogno. Si adoperò, quindi, per acquistare uno strumento che ad oggi non abbiamo più, ma che serviva ad estrarre il carburante: la benzina con piombo. Poi un giorno arrivò un commerciale della Esso, che a quei tempi si chiamava ancora Standard Oil e da lì nacque un po’ tutto.

Poiché c’era un bel terreno a fianco, gli chiesero se avesse voluto aprire un distributore che chiamarono “Il Chiosco”. Si trattava di una cisterna di 3.000 litri. Il nome Chiosco derivava dalle dimensioni del punto vendita, che era piccolino, c’era solo una pompa, era fuori dall’officina e faceva parte di un business secondario. Si trattava di un’evoluzione, un po’ come quella che stiamo vivendo noi oggi con l’elettrico. Da lì siamo passati quindi alla benzina, poi arrivò anche il gasolio e successivamente ci fu il passaggio da benzina a piombo a benzina senza piombo. Queste sono state le varie evoluzioni. Pensi che negli anni ‘70 a Tione e nella valle, la cosiddetta “busa”, c’erano ben 8 distributori. Noi siamo stati i primi, possiamo dire che siamo stati i precursori dell’attività. Poi con il boom economico, l’evoluzione delle auto ecc., sono state aperte parecchie stazioni di servizio. Il nostro punto di forza è sempre stato il servizio. Ovviamente, se avessimo voluto, avremmo potuto mettere la modalità self-service, ma è proprio questo il fattore che fa la differenza, a mio parere.  Per noi il servizio è sinonimo di qualità. Abbiamo molti clienti che ci chiedono se possiamo controllare le gomme prima di partire, piuttosto che i livelli dell’olio e quant’altro e, senza servizio o senza la presenza della figura del gestore, tutto ciò non sarebbe possibile. Penso, che ad oggi, abbiamo ancora molto bisogno di servizi. Noi, personalmente, abbiamo sempre puntato su questo ed è stata l’arma vincente, alla fine dei conti.

La nostra clientela è prevalentemente gente del territorio che è nata con noi, sono clienti storici, venivano già quando io ero piccolo.

Sicuramente una percentuale significativa è anche rappresentata da clientela legata al turismo.

Dal punto di vista strutturale, siamo stati uno dei primi distributori negli anni ’50, ad avere la pompa elettronica. Una volta c’erano le pompe meccaniche, con la manovella laterale che serviva per tirare su la benzina. Un altro macchinario che avevamo, ma che con il tempo è scomparso, è l’erogatore della miscela: una botte da 1000 litri di olio, collegata con la cisterna della benzina. Eravamo gli unici ad offrire il servizio di erogazione miscela che, una volta, era necessario in quanto, tutti gli scooter e le moto, erano alimentati a miscela.

Tornando ai giorni nostri, invece, siamo stati i primi, a livello nazionale, a proporre solo gasolio supreme diesel, circa 5-6 anni fa. Mi era piaciuto così tanto l’argomento che l’ho portato come tesina alle medie. Si intitolava “Supreme Diesel” e avevo riportato tutte le differenze che vi erano tra il supreme e il gasolio classico, dal punto di vista della qualità, delle caratteristiche positive che poteva apportare al motore, come si crea, cosa avviene all’interno del motore ecc.. Per cui noi abbiamo puntato alla qualità ancora prima che il prodotto diventasse Synergy, prodotto migliore e addittivato.

Abbiamo investito moltissimo anche nelle attività Non Oil e in tutto ciò che può offrire al cliente un servizio aggiuntivo rispetto al solo rifornimento. Il cliente grazie alla nostra qualità e attenzione al servizio, si fidelizza e questo è fonte di grande soddisfazione.

R: Davvero interessante... quali sono le attività Non Oil offerte, nello specifico?

Edoardo Scandolari: Come attività Non Oil offriamo il lavaggio, l’officina, il servizio di tagliandi auto, cambio gomme e pastiglie dei freni e infine il servizio di bombole e kerosene.

Sul punto vendita siamo sempre presenti sia per gestire l’attività Non Oil sia l’attività Oil. L’impianto è 100% servito. Questo è importante, anche perché, ripeto, la cura del cliente è fondamentale. Ad esempio, la pulizia del vetro, l’omaggio e così via sono, a mio parere, un grande valore aggiunto. La clientela ha bisogno di un punto di riferimento per l’auto e noi siamo felici di esserlo. Puntiamo molto sulla qualità, abbiamo molta cura del punto vendita e delle strutture. Tutto viene sistematicamente pulito e disinfettato ad hoc.

R: La sua passione per il settore quindi le è stata tramandata interamente dalla sua famiglia come possiamo immaginare...

Edoardo Scandolari: Sì esatto! La mia passione per il settore mi è stata tramandata dalla famiglia. Sono otto anni che sono sull’impianto tutti i week end e la stagione estiva. Quando non dovevo andare a scuola venivo sempre qui. Da quando ho finito gli studi presidio il punto vendita a tempo pieno.

Quello che mi ha portato a continuare questo mestiere sono senza dubbio la passione e l’amore per il mio lavoro, per il punto vendita. È un lavoro che non tutti apprezzano, sono tante ore, si è a contatto con il pubblico e non è sempre semplice. Io sono cresciuto in questo ambiente, sono cresciuto sul punto vendita… anche perché noi abitiamo proprio sopra il distributore.

È un aspetto che ritengo molto importante perché è difficile andare avanti se non si trasmette quella passione e quell’amore in più per il lavoro e di questo posso solo ringraziare la famiglia e ciò che mi ha trasmesso. Abbiamo portato avanti l’attività cercando di migliorarla costantemente.

R: Retitalia: Cosa le piace maggiormente del suo lavoro?

Edoardo Scandolari: Devo ammettere che stare a contatto con le persone non è sempre semplice, ma è una cosa che mi arricchisce. Ogni persona mi dà qualcosa, che può essere un consiglio, un’idea, una gratificazione, un ringraziamento, un semplice complimento, insomma dà quasi un senso concreto a quello che faccio che è la mia passione.

La cosa più bella non è tanto vedere il cliente la prima volta, ma quando lo vedi ritornare. È questa la maggior fonte di soddisfazione per me.

L’aspetto che mi piace meno invece… non saprei, forse quello più difficile è la burocrazia, che sta crescendo in maniera esponenziale.

Il sistema è cambiato parecchio. Quando ha iniziato mio papà, 40 anni fa, il sistema era molto più semplice rispetto ad oggi. Ora, se salta la rete internet si paralizza tutto, poiché il pos non funziona più, le carte di conseguenza non possono essere accettate e così via, si blocca tutto.

Oltre al fatto che l’attività burocratica, alla fine, diventa un’attività lavorativa incrementale nel vero senso della parola, perché porta via tantissimo tempo.

Altra cosa a cui al giorno d’oggi è indispensabile dedicare del tempo è l’attività via social. Io credo che si debba davvero considerarlo un lavoro perché la potenzialità che ha il social network di arrivare a tutti è veramente da non sottovalutare e, anzi, da sfruttare perché aumenta la notorietà del punto vendita, comunica i servizi che offriamo ecc. Ritengo sia molto importante farsi conoscere e restare al passo e all’avanguardia con i tempi.

R: Come vede la figura del gestore nel futuro?

Edoardo Scandolari: Allora, guardando come si è evoluta la situazione negli anni, abbiamo visto trasformare tantissimi impianti serviti in self. Quindi, il lavoro del gestore è diminuito nel tempo, in termini assoluti. Chi è rimasto presente sul punto vendita, ha salvato questa professione, arricchendola e perfezionandola. La figura del gestore garantisce servizio, in assenza del quale si cade in una lotta di prezzi e, lo dico molto pragmaticamente, ci sarà sempre qualcuno che l’avrà più basso.

R: Come valuta il rapporto commerciale con Retitalia?

Edoardo Scandolari: Collaboro molto bene con l’azienda. Mi sento supportato soprattutto dal punto di vista del sistema amministrativo e contabile. In questi ultimi anni Retitalia si è davvero migliorata ed evoluta.

R: Grazie mille per il suo tempo, è stato davvero interessante! Buona giornata e buon lavoro.

Famiglia Quarella, gestori da due generazione di un impianto a marchio Esso localizzato a Pescantina (VR). La loro attività sul punto vendita prosegue dal 1956. Di seguito vi racconteremo l’evolversi di 65 anni di attività.

R: A giugno 2021 è stato l’anniversario dei vostri 65 anni di attività. Siamo curiosi di conoscere la vostra storia

Cristiano e Maria Teresa Quarella: L’attività è iniziata nel 1956 con Renzo e Luigi Quarella, due fratelli, hanno iniziato giovanissimi imparando il lavoro in un’officina del paese. Mio padre Renzo era un calciatore semiprofessionista, ha poi interrotto la carriera sportiva, scegliendo la famiglia, l’azienda e il lavoro con il fratello Luigi. Insieme hanno fondato l’attività e sono sempre stati uniti fino alla fine, hanno condiviso sempre tutto, lavoravano come meccanici e hanno deciso di aprirsi una piccola officina. In concomitanza arrivò anche la proposta da parte di Esso per aprire una stazione di servizio, una delle prime ad essere installata in centro paese. È qui che inizia l’attività.

Da 65 anni fa ad oggi, l’impianto è rimasto sostanzialmente lo stesso perché il piazzale era quello attuale, anzi, all’inizio davano loro dei “pazzi” ad aprire una stazione di servizio così grande per quell’epoca perché oggettivamente non c’erano molte automobili. Inizialmente la struttura era senza copertura ed era necessaria la presenza del gestore perché non vi era il pagamento ai distributori automatici come oggi, infatti, anche per questo, lavoravano 7 giorni su 7. L’officina c’è da sempre, è storica, aggiustavano auto e camion. Mio papà mi raccontava sempre di uno dei primi lavori che hanno fatto per quanto riguarda la carrozzeria. Era capitato un cliente di Roma, che era rimasto fermo con la macchina. Dopo la riparazione, i miei genitori sono partiti per riportare la vettura a Roma per poi rientrare . È stato il primo lavoro di carrozzeria in assoluto che avevano fatto mio papà e mio zio. Non esistevano in zona altre carrozzerie a quei tempi. Tutti gli interventi venivano fatti a mano e lavoravano sabato e domenica compresi, c’era e c’è tutt’oggi molta cura per il lavoro di officina e carrozzeria.

R: Davvero una bella storia, quindi l’interesse per il settore auto c’è sempre stato e grazie a questa passione hanno saputo sfruttare l’opportunità offerta dalla Esso con l’apertura della stazione di servizio...

Cristiano: Si esatto, hanno iniziato la loro attività come meccanici, quindi l’interesse e la passione per il settore c’era da sempre… e la combinazione distributore/officina è stata la svolta, anche perché non c’erano stazioni di servizio in zona, in centro abitato soprattutto.

Per quanto riguarda me invece, la passione e l’interesse per il settore mi sono stati tramandati dalla famiglia, oggi siamo la seconda generazione, i nipoti.

Facciamo questo lavoro da ormai 20 anni circa, da subito dopo la scuola…

R: Cosa Le piace di questo lavoro e cosa invece le piace meno?

Cristiano: Di questo lavoro mi piace il contatto con la gente, il fatto di essere a disposizione della clientela, di avere clienti fedeli, tanti sono clienti storici. Pescantina ha avuto una grande espansione negli ultimi dieci anni, si trova in una posizione strategica tra la città e il lago di Garda, proprio al centro. Ha raddoppiato la popolazione in pochi anni e quindi, oltre ai clienti storici abbiamo visto arrivare anche altra clientela, che poi è diventata abituale. A me piace molto il rapporto con i clienti, è una cosa che apprezzo parecchio del mio lavoro. Come lato negativo, sicuramente la burocrazia si è complicata molto. Avendo l’attività da moltissimi anni, abbiamo assistito ad un peggioramento di questo aspetto nel tempo. È cambiata molto anche la morfologia del paese, questo è uno dei pochi distributori che è rimasto in centro, ora si trovano per lo più in superstrade o strade extraurbane, poiché c’è, senza dubbio, molto più passaggio di persone. Infatti, diciamo che la clientela più fidelizzata è rappresentata da aziende storiche del paese, che ci sono rimaste fedeli nonostante possa a volte essere più comodo per loro effettuare il rifornimento in superstrada arrivando da fuori città. Negli anni è proprio cambiato il flusso della clientela.

R: Parlando della figura del gestore, come la vedete nel futuro?

Cristiano: Secondo me il gestore nel punto vendita serve, è sempre servito e servirà sempre più. Gli impianti ghost non mi sono mai piaciuti, ritengo che un punto vendita senza la presenza del gestore non possa essere efficiente. IL gestore è un punto di riferimento per il cliente. Tra l’altro il carburante è una sostanza da gestire con attenzione e il fatto di essere presenti e poter sempre dare assistenza ai clienti trovo sia fondamentale.

R: Riguardo l’azienda Retitalia invece, come valuta il rapporto di partnership e collaborazione?

Cristiano: Ho sempre apprezzato il fatto che ci sia un dialogo aperto. Secondo me è un rapporto diverso da quello che ci può essere con le major petrolifere dove sei non dico un numero, ma quasi. L’aspetto che mi piace di Retitalia è che sapete chi siamo, siete presenti quando c’è necessità o quando vi sono delle richieste da parte nostra. C’è un rapporto molto diretto, cosa che apprezzo molto.

Poi ci sono belle iniziative, non c’è nulla di scontato.

Sono molto favorevole ai corsi di formazione e aggiornamento, ritengo che anche le cose più banali sia bene continuare a sentirsele dire perché si tende  a dimenticarle. Il lavoro sembra facile, ma non lo è così tanto in realtà. Utilissimo il confronto anche tra gestori stessi o gestori e azienda: sono occasioni anche per vedere gli altri colleghi e confrontarsi sulle varie problematiche. C’è sempre da imparare, c’è sempre qualcosa di nuovo a cui tendere, anche dall’esperienza altrui e per me è importante. Sono contentissimo del mio commerciale di riferimento, anzi mi meraviglio a volte perché lui si ricorda tutto e presta molta attenzione al nostro rapporto. Ad oggi considero la mia esperienza molto positiva.

R: Ci gratificano molto queste parole! Speriamo di ricominciare presto con i corsi e gli eventi in presenza, per rivederci, aggiornarci e condividere nuovi obiettivi e opportunità! La ringraziamo per il suo tempo e per il prezioso contributo, buon lavoro!

Famiglia Marchioro, gestori di due impianti a marchio Esso localizzati a Bassano del Grappa. La loro attività sul punto vendita di Bassano del Grappa, Via Pecori Giraldi, prosegue dal 1970.

R: Ci rivolgiamo a Mario e Silvana, i fondatori della società. Il 1° Maggio 2020 è stato l’anniversario dei 50 anni di attività, siamo curiosi di conoscere la storia e l’evoluzione della vostra professione

Mario e Silvana Marchioro: Buongiorno, ci fa molto piacere raccontare la nostra storia, è stata ed è tutt’ora fonte di grande soddisfazione per noi.

Dunque… ho firmato il contratto per la gestione di questo impianto nel 1970, mi è piaciuto subito, inizialmente ce ne occupavamo io, mia moglie Silvana e mio fratello. Pensi che quando l’ho preso in gestione non vi era nemmeno la copertura, c’erano solo le pompe di benzina e il miscelatore.

Oltre alla vendita di prodotti petroliferi mi occupavo anche del lavaggio auto a mano, sia interno che esterno, che prosegue ancora oggi da parte dei miei figli.

Abbiamo lavorato moltissimo e con piacere, il punto vendita era sempre aperto, anche al sabato e alla domenica, l’orario di lavoro non era flessibile come al giorno d’oggi. Prima la figura del gestore era fondamentale poiché, non essendoci il pagamento automatico, vi era proprio la necessità del personale sull’impianto.

Per quanto riguarda il passaggio ai miei figli, devo dire che loro sono praticamente cresciuti qui sul punto vendita, mi ricordo che li mettevo sul girello legato con una corda abbastanza lunga e loro giocavano tutto il giorno, ripensarci oggi mi emoziona ancora…non potevamo fare altrimenti perché eravamo solo io e mio marito e c’era anche il lavoro da portare avanti. La nostra professione ci ha dato veramente un sacco di soddisfazioni, vedere oggi i nostri figli che proseguono l’attività ce ne dà ancora di più e ci ripaga dei sacrifici che abbiamo fatto.

È gratificante aver visto tutta l’evoluzione del percorso dal 1970 ad oggi.

R: È una storia davvero interessante… e come è nato il vostro interesse per questo settore?

Mario: La passione per questa professione mi è stata tramandata da mio fratello, aveva un impianto sempre a marchio Esso, localizzato a Vicenza e ho iniziato il mio lavoro con lui… finché poi ho preso in gestione l’impianto di Bassano del Grappa.

R: Cosa Le piace di questo lavoro e cosa invece le piace meno?

Mario: La cosa che mi piace meno di questo lavoro riguarda il lato burocratico, una volta, parlo di quando iniziai io, era tutto molto più semplice… l’autobotte arrivava una volta alla settimana, c’era solo la fattura e il documento di accompagnamento, invece adesso c’è molta più burocrazia, l’intero processo era decisamente più semplice rispetto ad oggi.

La cosa che invece mi piace di più di questo mestiere è senza dubbio il contatto con le persone.

R: Portare avanti un’attività per così tanti anni di sicuro non è semplice, qual è il vostro segreto?

Mario: Il mio segreto è stato il rapporto con i clienti, infatti è stata la cosa che mi è piaciuta di più del mio lavoro, ho costruito delle vere e proprie amicizie. Abbiamo dei clienti ormai storici che si sono fidelizzati a noi, quando i clienti passano da occasionali a fedeli è davvero molto gratificante, abbiamo clienti abituali sia sulla parte Oil che sulla parte Non Oil relativa al lavaggio auto, dove lavoriamo anche su prenotazione. Quindi posso dire che è stata soprattutto la clientela a motivarmi, dando sempre il meglio dal punto di vista professionale.

R: Passando ora alla gestione attuale dell’impianto, da parte dei figli... Come vedete la figura del gestore nel futuro?

Giovanni: Bella domanda…allora… penso che la figura del gestore sia importante innanzitutto per fidelizzare la clientela e in generale per dare supporto al cliente anche in caso di necessità.

Abbiamo clienti fedeli da tanti anni, abbiamo acquisito i clienti che già avevano i miei genitori, quindi si parla proprio di clienti storici sia per la parte Oil che per la parte Non Oil. La figura del gestore è molto importante perché viene offerto un servizio aggiuntivo e di supporto alla clientela. Nel futuro non saprei dire con certezza, ma vedo che purtroppo si sta un po’ perdendo, oggi sta diventando tutto automatizzato e sta venendo a mancare quello che poi è il contatto umano.

Mi piace moltissimo lavorare con i clienti, stare a contatto con le persone. La cosa che mi piace meno, riprendendo ciò che diceva prima mio padre, è tutto il discorso burocratico che c’è dietro ad un’attività che purtroppo limita molto il tempo libero perché diventa un’ulteriore mansione da gestire che occupa non poco.

R: Come valuta il suo rapporto con Retitalia?

Giovanni: Dal 2012 ad oggi devo dire che ho notato un gran cambiamento, si vede che l’azienda sta cambiando, sta investendo molto di più anche sulla figura del gestore, e a proposito di questo, ho avuto l’opportunità di partecipare al workshop di formazione nel 2019, per me è stata una bellissima esperienza perché permette di creare un team anche tra gestori oltre che con Retitalia come nostro partner di riferimento. Ritengo fondamentale la formazione, i tempi vanno avanti e penso che sia fondamentale anche fare capire come cambiare, stare al passo con il cambiamento, ma penso che sia utile soprattutto lo scambio di idee per raggiungere un obiettivo.

Anche le Convention le ho ritenute utilissime, non solo per riunire azienda e gestioni ma anche perché permette di ricevere aggiornamenti oltre a creare un clima di condivisione. Parlando del commerciale di riferimento non posso dire niente, è sempre disponibile, si è creato un team sinergico che va a perseguire un obiettivo comune.

R: Ci fa molto piacere che si sia visto il cambiamento positivo, frutto di grande impegno e collaborazione! Questo non è assolutamente un punto di arrivo, ma un punto di partenza per ulteriori sviluppi e cambiamenti favorevoli. La ringraziamo per il suo prezioso contributo, buon lavoro!

Giovanni: Grazie a voi per l’opportunità! Buona giornata.

Luigi Parlangeli, gestore di due impianti a marchio Esso ubicati nella zona di Vicenza

R: Buongiorno Signor Parlangeli, è un piacere incontrarLa e coinvolgerLa in questa iniziativa. Ci aiuti a conoscerLa: quando e come ha deciso di intraprendere questa attività?

P: Buongiorno, piacere mio. Sono felice di partecipare a questa iniziativa.

Ho iniziato questo lavoro nel 2004, inizialmente per curiosità…e poi è nata una passione!  Sono ormai vent’anni che opero nel settore.

R: Cosa Le piace e cosa meno di questo lavoro?

P: Mi piace molto il mio lavoro, mi piace relazionarmi con la clientela e mi dà molta soddisfazione quando il cliente torna nel mio punto vendita una seconda, una terza volta, diventando un cliente fedele ed abituale. Quando questo avviene mi sento gratificato e motivato.

L’aspetto burocratico è, invece, il lato che definisco più “noioso” della mia professione.

R: Cosa rappresenta per Lei la figura del gestore?

P: La figura del gestore per me è, senza dubbio, essenziale per il cliente.

Considero la presenza del personale sul punto vendita un valore aggiunto rispetto ad un impianto non presidiato.

Ma la figura del gestore è rilevante anche per la compagnia di riferimento, in quanto consente un controllo sul punto vendita oltre ad occuparsi della gestione e della sicurezza dell’impianto.

R: Come valuta il Suo rapporto con Retitalia?

P: Collaboro con Retitalia dal 2014 e considero il mio rapporto con l’azienda decisamente positivo, per la presenza e la disponibilità. Ho avuto, ad esempio, l’opportunità di partecipare al primo workshop di formazione Academy Retitalia, che ho ritenuto molto utile ed interessante. I corsi di formazione, a mio parere, sono essenziali per rimanere sempre aggiornati ed essere preparati ad operare in questo settore così complesso e in cambiamento.

R: Ci fa molto piacere ricevere un feedback positivo, frutto dell’impegno e della collaborazione reciproca. Tralasciando l’aspetto burocratico, ritenuto da lei l’aspetto più “negativo” del suo lavoro, come vede complessivamente la sua professione?

P: Sono contento del mio lavoro. Chiaro, ci vuole impegno. Trascorro gran parte del mio tempo sul punto vendita, ma lo faccio con piacere perché mi piace la mia professione e ne sono gratificato. Come in tutte le cose ci sono sicuramente degli aspetti che migliorerei, ma, nel complesso, sono soddisfatto.

R: La ringraziamo per il Suo contributo. Grazie e buon lavoro!

P: Grazie a voi!

Antonio Doneddu, gestore di tre impianti a marchio Esso ubicati nella zona di Verona

R: Buongiorno Signor Doneddu, inauguriamo con Lei questo nuovo progetto #TiPresentoIlGestore! Ci racconti qualcosa di Lei: da quanto tempo fa questo lavoro?

D: Buongiorno, piacere mio. Sono felice di partecipare a questa iniziativa. Dunque, opero in questo settore dal 2006… una passione tramandata da mio padre che gestiva un punto vendita in Sardegna, la mia terra di origine. Mia moglie collabora con me, sempre presente sul punto vendita.

R: Cosa Le piace di questo lavoro?

D: Amo il mio lavoro. A volte è faticoso, non è sempre semplice. Ma a me piace passare molto tempo sull’impianto. L’aspetto che mi piace di più è proprio la relazione col cliente. Ci tengo molto all’immagine e al servizio. Offrire assistenza e supporto al cliente vuol dire per me lavorare bene. Cerco di creare un buon rapporto con lui per far sì che sia soddisfatto e che abbia piacere di tornare da me.

R: Ci spieghi meglio. Cosa rappresenta per Lei la figura del gestore?

D: La figura del gestore per me è essenziale sulla piazzola. Spesso il cliente necessita di assistenza, non solo quando effettua il rifornimento in modalità servito, ma anche per quanto utilizza il self. Può succedere infatti che vi siano problematiche per cui ha bisogno dell’aiuto del gestore. Oppure ha bisogno di supporto per la cura dell’auto nel suo complesso, un consiglio o un semplice e rapido controllo tecnico.

Si tratta di piccole cose che però possono fare la differenza tra un impianto con la presenza del gestore e un impianto solo Fai Da Te, senza il personale.

R: Come valuta il Suo rapporto con Retitalia?

D: Sono molto soddisfatto. Ho trovato un partner disponibile e pronto ad ascoltarmi e, quando possibile, ad aiutarmi e supportarmi. Mi sento in sinergia con l’Azienda e penso che sia davvero importante la condivisione degli obiettivi per collaborare in modo efficiente.

R: Un bilancio positivo, dunque. Quale è il Suo segreto?

D: Certamente mi reputo molto fortunato. Ho la possibilità  di gestire due impianti molto belli e ora ne ha acquisito anche un terzo ubicato sempre nella provincia di Verona.

Certo, mi impegno molto. E questo proprio perché sono gratificato dal mio lavoro. La mia passione è sicuramente un elemento che fa la differenza perché rende gli sforzi e i sacrifici appaganti e stimolanti.

R: La ringraziamo per il Suo contributo e Le auguriamo un ottimo futuro, sperando di superare presto tutti insieme questo momento difficile dovuto all’emergenza sanitaria. Ci auguriamo davvero che la Sua passione resti sempre viva. Grazie e a presto!

D: Grazie a voi!